Il Paese di Monica

29 novembre 2010

L'inquietudine

L'immensità è, secondo me, inspiegabile. Sempre che penso a lei un brivido mi percorre l'anima.

In questo mondo che va veloce, una volta ogni tanto dovremo fare ciò che ci canta NEK: osservare il cielo pieno di stelle, godersi il silenzio e liberare la  mente...




"Quando il buio scende io mi siedo qui
Libero la mente che va via e così
Guardo l'universo sento il suo fruscio
Sembra un manifesto dove sono anch'io
Si distende su me una calma che va
(...)
È notte quando il vento muove la foschia
Seguo i lineamenti della vita mia
Il silenzio dentro non spaventa più
Ai suoi rami appendo la malinconia
Si distende su me questa calma che va
(...)


L'alba mi dipinge dice ancora si
E le mie speranze le ritrovo qui... "




Estratto dal testo "L'Inquietudine"
(dall'album "Una parte di me" di NEK)

28 novembre 2010

Per tutto il tempo...

Oggi: RAF


"Per tutto il tempo" è un singolo inedito di RAF inserito nel DVD/CD Live "Soundview" uscito il 30 ottobre 2010. È stato registrato al DatchForum di Assago (Milano), una delle tappe del Metamorfosi Tour 2009. 



RAFfaele Riefoli nasce nel 1959 a Margherita di Savoia, in Provincia di Foggia, Puglia.

Nei primi anni '80 vive e suona a Londra.

Inizia la sua carriera nel 1984 con una canzone in inglese "Self Control" che arriva subito ai primi posti in classifica di tutto il mondo.

Nel 1987, "Si può dare di più", un suo pezzo cantato da tre grandi della musica italiana: Morandi - Tozzi - Ruggeri, vince il Festival di Sanremo.

Torna, ora anche come cantante, al Festival della Canzone Italiana nel 1988 con "Inevitabile Follia"; e l'anno dopo con il brano che rappresenta per molti italiani la colonna sonora di quel decennio: "Cosa resterà degli anni '80",

RAF è uno dei Cantautori degli Anni '80.  Ha uno stile orecchiabile, molto riconoscibile. I racconti e i colori delle sue canzoni sono come quelli dell'arcobaleno. Ma delle volte si butta nei grigi con la malinconia che li pervade, scrivendo dei testi stupendi.




22 novembre 2010

22 novembre - FESTA DELLA MUSICA!!

 Oggi, 22 novembre, si festeggia in tutto il mondo il GIORNO della MUSICA in onore a Santa Cecilia. La Santa, vergine e martire, è la patrona dei musicisti.



Per leggere la storia di Santa Cecilia: cliccate qui!


Il significato della Musica per i Cantanti Italiani



"Arriva come una scarica, è adrenalina pura, vibra nell'anima ed ora l'aroma funziona, l'assioma e allora, rilassati, se senti i sintomi segui i suoi battiti, su nastri, cd play, coi suoi dischi, dj ok! qui si può fare un party, guardi gli altri, salti, gli arti si sciolgono e sulla pelle sale un brivido, basta un beat sintonizzati, frequenza in stereo GDV, e mo' lo sai, è musica, lei non ha età. . . pump it up! Non ha epoca è la tua musica Italia America, non c'è diversità solo lei rispolverà i ricordi, ti dà emozioni che provi, non ti tieni e ti muovi perchè lei è . . . MUSICA!"
 (Musica - I Gemelli DiVersi)
 

"Che faccia grande che ha la musica, che fianchi larghi, che occhi enormi, che gambe lunghe che ha la musica. Nasce una vita ogni momento, ogni secondo nasce un suono sai, ogni secondo è mamma musica."
(Mamma Musica - Nomadi)


"Nella vita faccio come dico io. Ho cercato la mia sfida in un addio. Consapevole ho lasciato la mia strada. Conta solo che alla fine sono io. Sono qui con i dubbi miei ma con la voglia di non fermarmi mai. Devi cercare in me: la musica che c'è."
(La Musica che c'è - Nek)


"Dea, dea Musica, la mia cura e compagnia fantastica, mi dai gioia, amore, accarezzi la mia solitudine. Com'è possibile che rendi tutto più possibile... Sei la musica, sei la mia sola cosa magica."
(Dea Musica - Piero Pelù)


"Il vento che correva su Genova soffiava nella mia fisarmonica, nasceva piano la mia musica e dentro al cuore solitudine com'ero io, com'ero io."
(Io e la Musica - Umberto Bindi)


"Ma non era previsto nel bilancio che avrei contato la mia solitudine. E mi resta poi tanto dal momento che potrò scaldarmi al fuoco della musica, che è sempre mia, comunque mia, ancora mia..."
(Musica - Amedeo Minghi)




"La verità è che la musica mi ha salvato quand’ero piccolo, la musica mi ha salvato, e me ne stavo seduto sul mio prato ad ascoltare il mangiadischi cantare. La verità è che la musica mi ha salvato quand’ero piccolo, la musica mi ha salvato e ascoltavo mia madre parlare, mio fratello giocare e l’universo a girare e me ne stavo da solo a sognare in ripostiglio a giocare con i soldatini a giocare."
(Musica - Claudio Baglioni)


"In quest'epoca di bassa fedeltà e altissimo volume, il rumore allucinante delle radio non ci molla mai; e quanti cantanti musicisti arrabbiati che farebbero meglio a smettere di fumare. Brutta produzione altissimo consumo, la musica è stanca, non ce la fa più, e quante cantanti di bella presenza che starebbero meglio a fare compagnia."
(La musica è stanca - Franco Battiato)


"È la musica, la musica ribelle che ti vibra nelle ossa che ti entra nella pelle che ti dice di uscire che ti urla di cambiare di mollare le menate e di metterti a lottare"
(Musica Ribelle - Luca Carboni) 


E chiudo con questa semplicissima frase che sintettiza cos'è la Musica per me:

"La musica è l'amico che ti parla quando ti senti solo" 
(Musica è - Eros Ramazzotti)


Musica è (cantata da Eros Ramazzotti e Andrea Bocelli)

20 novembre 2010

Un po' di storia: Oggi il ROCK!!!

Il ROCK

Il rock n’ roll nasce il 12 aprile 1954 quando Bill Haley and the Comets registrano un blues eseguito più velocemente: “Rock around the clock”.

“Ciao ti dirò” (1957) con cui Adriano Celentano e i Rock Boys – tra cui Giorgio Gaber, Enzo Jannacci e Luigi Tenco – vincono il primo festival del rock'n'roll italiano è considerata la prima canzone italiana di questo nuovo genere musicale.



Dieci anni dopo, il 14 settembre 1964 con “Blowing in the Wind” sorge il ROCK.

“Suo padre”, il rock n’ roll costituisce un cambiamento circoscritto all’ambito musicale e sociale.
Il ROCK invece è netamente politico: tratta argomenti come la lotta per i diritti civili dei neri, il rifiuto per la guerra del Vietnam e l’assassinio del presidente Kennedy.

Con questa nuova corrente i giovani italiani abbandonano la musica leggera: nasce la canzone impegnata, i cui argomenti sono i problemi del quotidiano, della condizione operaia, della libertà dell’individuo.


"Ciao ti dirò" by Adriano Celentano a Rockpolitik:




Fonti:

13 novembre 2010

Prisencolinensinainciusol...

Prisencolinensinainciusol è una canzone che "non vuole dire nulla", così l'ha manifestato Adriano Celentano, l'autore di questo brano formato da parole a caso inventate in base alla ritmicità.
Sebbene le parole assomiglino l'inglese, sono dei fonemi che non hanno nessun senso. Secondo Celentano il testo del brano rappresenterebbe "la ribellione alle convenzioni. Anche musicali".
Venne pubblicata il 3 novembre 1972 ed è considerata il seme del rap.
È stato il lato B del 45 giri "Disc Jockey". Dopo fu inserito nell'album Nostalrock del 1973.
E pensate che il successo arrivò prima negli Stati Uniti: la canzone ingressò al 70° posto della classifica.

In Italia, invece, solo dopo aver diventato la sigla del programma radiofonico Gran Varietà, prese fama.

 
Ecco a voi il video della canzone con Adriano Celentano e Raffaella Carrà:


8 novembre 2010

Un po' di storia: I Cantautori degli anni '60!

I cantautori sono arrivati per sconvolgere la storia della musica italiana.

 



Ci sono state due "invasioni": la prima è quella degli anni '60: a Genova nasce un gruppo di cantautori le cui  canzoni parlano della solitudine, della quotidianità, e degli amori infelici o anticonformisti.

Le melodie sono semplici, il linguaggio lineare ma non banali. L'accompagnamento è affidato a un solo strumento.

Loro erano degli intellettuali e ricercavano dei valori e stili diversi di quelli della società industriale.


"L'Italia degli anni '60 stava vivendo il boom economico e queste canzoni rappresentavano l'altra faccia di questo boom, il desiderio di una vita meno conformata, la critica dei valori del benessere e della ricchezza, la ricerca di un amore liberato dalle inibizioni e dalle colpe."
Fabrizio De André, Gino Paolo, Sergio Endrigo, Luigi Tenco, Umberto Bindi e Giorgio Gaber sono alcuni cantautori che appartengono a questa corrente.

"La Guerra di Piero" di Fabrizio De André è un solare inno pacifista ed antimilitarista secondo Marco Pandin.

Per scrivere questa ballata, Fabrizio si è ispirato ai racconti da suo zio che aveva combattuto in Albania durante la Seconda Guerra Mondiale.

È un bel pezzo che rappresenta lo stile dei cantautori degli anni '60.